Skip to main content

In quanto perno degli ecosistemi digitali moderni, le API sono il bersaglio di attacchi sempre più sofisticati e hanno reso la API security una priorità assoluta per molte aziende. In questo articolo analizziamo le principali minacce e vediamo come affrontarle grazie a un approccio che combina l’esperienza e la visione di Intesys con la solidità della piattaforma Kong.

Sicurezza delle API, un rischio crescente (e talvolta sottovalutato)

Le API sono il principale vettore di interconnessione tra sistemi IT, ma anche una porta d’accesso per gli attori malevoli. Visto che le API generano l’83% di tutto il traffico internet, è palese che una governance inadeguata aumenti esponenzialmente il rischio: KONG prevede addirittura un incremento del 996% degli attacchi API tra il 2021 e il 2030 (+31% ogni anno), a testimonianza di una superficie che cresce più rapidamente della capacità di difesa.

Non sorprende che molte violazioni registrate negli ultimi anni abbiano avuto come punto di accesso proprio le API. È il caso delle vulnerabilità scoperte nel portale web Kia (giugno 2024), che hanno permesso ai ricercatori di controllare da remoto funzioni critiche delle auto, oppure – per andare su un caso malevolo – il data breach subito da T-Mobile, in cui un’API non adeguatamente protetta ha consentito l’esfiltrazione dei dati di oltre 37 milioni di clienti.

Il panorama delle minacce, dal canto suo, è ampio e in continua evoluzione. Tra quelle più insidiose troviamo gli accessi non autorizzati, che avvengono spesso a causa di meccanismi di autenticazione deboli o assenti. Non meno gravi sono i denial of service (DoS), capaci di rendere indisponibili servizi critici, e gli injection attack, che compromettono l’integrità dei dati.

Logo Intesys bianco
STORIA DI TRASFORMAZIONE DIGITALE

Automatizzare i rilasci e i test di un API Gateway

SCOPRI IL CASO

Come approcciare l’API Security in 5 step

L’API Security è un insieme di best practice, tool e policy volte a proteggere le interfacce applicative di un’organizzazione. È una disciplina articolata, che tocca aspetti tecnici e organizzativi, e che soprattutto richiede una strategia precisa, strumenti solidi come Kong Gateway e l’esperienza di partner competenti. Un approccio efficace all’API Security si basa su cinque pilastri:

1

Conoscere il proprio ecosistema API

Molte organizzazioni operano in ambienti distribuiti e frammentati, che portano alla proliferazione di shadow API e silos applicativi. Queste API, solitamente non documentate, rappresentano un rischio critico perché sfuggono a qualsiasi controllo.
2

Aggiornamento costante sulle vulnerabilità

Per sviluppare una strategia di sicurezza è necessario conoscere le minacce. La OWASP API Security Top 10 è un punto di riferimento per identificare e prevenire le vulnerabilità più comuni. L’ultima versione evidenzia criticità importanti (es, la mancata autorizzazione a livello di oggetto), potenziali scenari d’attacco e le relative misure di prevenzione, come il rate limiting, il load balancing e una corretta configurazione del gateway.
3

Integrare l’API Security nel ciclo di sviluppo

Lo sviluppo delle API si deve basare su un approccio security-first. A partire dalla scelta dell’architettura (REST o SOAP) fino al design, alla scrittura del codice e alla gestione di tutte le fasi del ciclo di vita (API lifecycle), ogni decisione deve essere presa considerando i potenziali vettori di attacco e i requisiti di protezione più adatti.
4

Centralizzare la gestione delle policy

Una strategia di policy management centralizzata fa sì che tutte le API abbiano un livello di protezione adeguato, in linea con framework come Zero Trust o lo stesso OWASP Top 10.
5

Monitoring continuo

La sicurezza non è statica. Si richiedono audit regolari, strategie di versioning e processi di monitoraggio proattivo per individuare tempestivamente anomalie e vulnerabilità.

L’API gateway come perno della difesa multi-layer

L’API gateway ha un ruolo centrale in ottica di difesa perimetrale, poiché riduce la superficie di attacco: intercetta il traffico in ingresso, applica controlli, impone regole di validazione e previene gli abusi sugli end-point esposti.

Considerare il gateway un firewall avanzato sarebbe però limitante. Integrato all’interno di una strategia strutturata di API management e API security, diventa un elemento chiave per spingersi oltre, abilitando modelli di sicurezza multi-layer (o defense in depth) i cui effetti si estendono fino agli strati più profondi dell’architettura IT. Per esempio, le logiche di autenticazione e autorizzazione possono essere propagate agli strati interni, garantendo coerenza nelle policy di accesso e riducendo i margini di errore; allo stesso modo, la crittografia dei dati può essere applicata in modo capillare e uniforme, mentre il tracciamento delle attività consente una visibilità end-to-end sui flussi di dati e richieste, facilitando l’identificazione di anomalie.

Kong API Gateway: una piattaforma solida per la sicurezza delle API

Kong è una piattaforma open-source, disponibile anche in versione enterprise, che si distingue per la sua flessibilità, la scalabilità nativa e un vasto ecosistema di plugin. Strumenti come Bot Detection, Injection Protection, IP Restriction e JSON Threat Protection permettono di mitigare le minacce più comuni e consolidare il perimetro di difesa. Di seguito, alcune caratteristiche distintive della sua piattaforma Kong API Gateway in ambito di security.

Autenticazione

Kong offre diverse opzioni per implementare controlli di accesso avanzati e flessibili. Tramite plugin, la piattaforma supporta vari meccanismi, dalla basic authentication ai token HMAC, fino a standard consolidati come OAuth 2.0, permettendo di adattare il livello di protezione ad esigenze applicative specifiche. In contesti enterprise, Kong si integra con Identity Provider esterni come Okta o Keycloak.

Gestione semplificata dei segreti

Kong consente di centralizzare la gestione di token, password e chiavi API, integrandosi con tool come AWS Secrets Manager e HashiCorp Vault. In questo modo, i segreti non vengono mai esposti nei file di configurazione o nei log.

Rate limiting avanzato

Grazie ai molteplici plugin dedicati al Rate Limiting, è possibile limitare il numero di richieste per client su base temporale, prevenendo abusi e attacchi DDoS.

Automazione delle policy con configurazione dichiarativa

Kong supporta la configurazione dichiarativa, permettendo di definire le policy di sicurezza in file YAML o JSON. Questo approccio facilita l’automazione e l’integrazione delle configurazioni nei processi CI/CD, assicurando coerenza e tracciabilità delle modifiche.

Logging e monitoraggio avanzato

Plugin dedicati permettono l’integrazione con strumenti come Prometheus e Grafana, offrendo visibilità e alert in tempo reale per la sicurezza e le performance delle API.
SCOPRI DI PIÙ SULLA TECNOLOGIA KONG

Il valore strategico di Intesys nella API security

Kong è uno degli strumenti chiave che usiamo nei nostri progetti e integriamo (rapidamente) nell’ecosistema IT delle aziende. È una piattaforma solida e flessibile, che apprezziamo non soltanto per le sue caratteristiche intrinseche, ma anche per il suo potenziale strategico: Kong può diventare un punto di snodo attorno al quale costruire una visione di sicurezza moderna, multilivello e integrata.

Ed è qui che Intesys fa la differenza: non ci limitiamo a integrare una piattaforma – per quanto centrale – ma guidiamo le aziende verso un approccio strutturato allo sviluppo, alla gestione e alla sicurezza delle API. Negli anni, infatti, abbiamo accumulato un bagaglio solido di esperienze in molteplici ambiti, dallo sviluppo applicativo alla progettazione di API Architectures, ma senza trascurare l’API Management e la Security by Design, integrando competenze anche in ambito DevOps, automazione dei test e dei processi di rilascio.

Questa ricchezza di competenze e di esperienze ci permette di offrire ai nostri clienti una vera e propria visione olistica sulla governance e la sicurezza delle API, un valore molto rilevante in contesti enterprise e regolamentati, dove è essenziale progettare architetture che rispondano in modo rigoroso ai requisiti di auditing, compliance e controllo.

Intesys, inoltre, non si limita a offrire consulenza, ma fornisce anche la solidità dei propri processi, delle metodologie e di servizi ad hoc che aiutano le aziende ad ottenere il massimo valore possibile dalle loro API. Senza concedere nulla, ovviamente, sotto il profilo della sicurezza.

Logo Intesys bianco

SERVIZI IT

API Management e API Security

SCOPRI COME POSSIAMO AIUTARTI
4.0/5.0 Article rating
5 Reviews
Cosa ne pensi dell'articolo?
  1. Amazing
  2. Good
  3. Bad
  4. Meh
  5. Pff
Denis Signoretto
IT Architect & Senior Project Manager

Esperto da oltre 20 anni di soluzioni software open source e sviluppatore certificato Liferay, Denis in Intesys è specializzato di API Design per lo sviluppo di architetture Headless.

NEWSLETTER