Oggi, progettare un sito web aziendale è un’attività molto diversa rispetto a qualche anno fa. Se un tempo era sufficiente una vetrina ben progettata per raccontare l’azienda e i suoi prodotti/servizi, oggi il sito web è considerato a tutti gli effetti un asset strategico, uno strumento con cui intercettare bisogni, generare contatti e accompagnare gli utenti lungo il percorso di relazione con il brand. Ovviamente, questo apre una serie di sfide del tutto sconosciute anche solo un decennio fa.
Da un sito vetrina a uno strumento di business
Un tempo, la progettazione di un sito web era un’attività tutto sommato lineare: si raccoglievano i requisiti, si definiva una struttura, si presentavano alcune proposte grafiche e si procedeva con lo sviluppo.
Oggi, coerentemente con quanto appena detto, le aziende cercano uno strumento capace di generare visibilità, posizionamento, lead e opportunità di vendita, cosa che rende tutto molto più complesso. I committenti, e in particolare le loro divisioni marketing, chiedono che il sito – oltre a raccontare correttamente il brand, i suoi valori, i prodotti e i servizi – supporti al meglio le campagne attive, offra insight su come si comportano gli utenti e, soprattutto, sia in grado di indirizzare il visitatore in un percorso che lo faccia diventare contatto, poi prospect e infine cliente.
Non si può rispondere a tutte queste esigenze con un team di sviluppo e qualche graphic designer: ci vogliono anche esperti di UX e di Visual UI, di accessibilità digitale, di marketing digitale e di conversione, oltre a strumenti e piattaforme che consentano di disegnare e implementare customer journey articolati, di monitorarli, di automatizzare molte attività e di personalizzare l’esperienza dell’utente. Per questo, in Intesys abbiamo affiancato alle nostre competenze storiche – legate allo sviluppo di sistemi software complessi – tutte le professionalità necessarie a dare vita ad asset digitali orientati alla conversione e al valore concreto. Non siti vetrina, ma strumenti di business veri e propri.
Progettare siti web che convertono: il metodo Intesys
Le competenze sono fondamentali, ma la vera differenza non la fa solo il chi, bensì il come. Mettere insieme sviluppatori, designer, marketer e strategist non basta se non si è in grado di farli lavorare in sinergia, con obiettivi chiari e, soprattutto, con un metodo condiviso.
In Intesys seguiamo un percorso progettuale chiaro e strutturato, pensato per bilanciare al meglio tutte le esigenze del cliente, che molto spesso si aspetta un sito visivamente curato, con performance elevate, un’esperienza utente fluida, contenuti ricchi, insight misurabili e una gestione semplice e autonoma. Avere un metodo consolidato ci permette di fare delle scelte consapevoli, anche quando è necessaria qualche rinuncia per mantenere l’equilibrio complessivo e preservare l’obiettivo finale.
Nella maggior parte dei progetti, l’obiettivo è realizzare un sito che rappresenti in modo autentico i valori e il posizionamento del brand, e che al tempo stesso sia funzionale agli obiettivi di conversione stabiliti dall’azienda. Ogni scelta progettuale – dall’architettura alla UI – è pensata per offrire un’esperienza utente coerente, fluida e capace di accompagnarlo lungo il percorso di relazione con il brand. Un esempio è il lavoro che abbiamo fatto per il redesign del sito di BLM Group: ordinato, fluido, completo e in grado di supportare gli obiettivi di marketing dell’azienda.
IL CASO BLM GROUP
Progettare un nuovo sito web e trasformarlo nel fulcro di un ecosistema di conversione marketing
LEGGI IL CASO STUDIO1. Co-design: il punto di partenza è l’ascolto
Ogni progetto web efficace parte dall’ascolto. La prima è quindi una fase di co-design, durante la quale coinvolgiamo tutte le funzioni aziendali chiave, e soprattutto marketing, comunicazione, vendite e IT.
Come anticipato, non si può trattare di una semplice raccolta di requisiti, bensì di un confronto strutturato e guidato, pensato per mettere a fuoco obiettivi, esigenze operative e aspettative sull’esperienza utente. Il contributo della forza vendita, in particolare, è spesso determinante, perché la conoscenza diretta del cliente e delle sue esigenze ci permette di definire le buyer personas, quando non è possibile fare attività di User Research quali questionari o interviste, e di iniziare a ragionare sulla struttura, sulle priorità informative, sui contenuti, sui percorsi di navigazione e su altri elementi chiave della futura UX.
2. Sviluppo dell’architettura dell’informazione
Sulla base degli input emersi e della formalizzazione delle buyer personas, sviluppiamo l’architettura dell’informazione, ovvero una mappa dei contenuti che tiene conto delle reali modalità di accesso al sito: da Google, da landing page, da campagne adv o da newsletter, più raramente da homepage. Per questo, ogni pagina centrale viene progettata come entry point, cioè come punto di accesso autonomo, con contenuti contestuali, call to action pertinenti e percorsi di navigazione chiari. L’architettura, infine, si traduce in una proposta concreta di menu di navigazione, realizzato per accompagnare l’utente in un’esperienza completa con il minor numero possibile di frizioni.
3. Approccio mobile-first senza compromessi
Tutti i nostri progetti web adottano l’approccio mobile-first. Quello che una volta era un limite progettuale, ovvero lo spazio ristretto dei display mobile, oggi diventa un’opportunità: schermi sempre più grandi ci permettono di sviluppare percorsi di navigazione più articolati, interfacce più ricche e interazioni più coinvolgenti senza compromettere la chiarezza o la semplicità d’uso. Al tempo stesso, non trascuriamo mai la versione desktop, che in molti settori – in particolare nel B2B – continua ad avere un ruolo chiave.
4. Funzionalità che generano valore
Accanto ai contenuti informativi, progettiamo funzionalità pensate per attivare la relazione tra il visitatore e il brand. Ci riferiamo, ad esempio, a wizard guidati per la richiesta di preventivo, a configuratori e simulatori, o ad assistenti virtuali capaci di semplificare la navigazione. Non sono elementi accessori, bensì componenti strategici del customer journey che aiutano l’utente a trovare rapidamente ciò che cerca, a risparmiare tempo e a sentirsi seguito, oltre ad essere leve preziose per raccogliere dati e migliorare la qualità delle lead.
5. Prototipi e visual design
Una volta definita l’architettura e identificate le funzionalità, progettiamo e presentiamo l’esperienza utente utilizzando wireframe navigabili, che ci permettono di testare la logica del sito, verificarne l’intuitività e costruire una base solida per le fasi successive. Nei progetti più articolati sviluppiamo anche prototipi interattivi, utili per simulare l’esperienza completa e raccogliere feedback prima di sviluppare la UI definitiva. Solo dopo aver validato struttura e flussi passiamo alla progettazione visiva, rispettando le brand guidelines del cliente e integrando soluzioni coerenti con l’identità aziendale.
6. Integrazione con strumenti di marketing automation
Ogni sito che progettiamo vuole trasformare una visita in un’opportunità di relazione con l’azienda. La struttura, i percorsi di navigazione e i template di pagina sono finalizzati a ciò, ma per massimizzare l’efficacia bisogna integrare il sito con piattaforme di marketing automation. Questi strumenti, come Hubspot, permettono di tracciare il comportamento dell’utente, personalizzare le interazioni, gestire le lead in modo strutturato e alimentare il lavoro delle funzioni marketing e sales con dati concreti e utili a prendere decisioni migliori. Così, il sito diventa non soltanto uno strumento di business, ma uno dei più potenti in assoluto.
Un approccio sinergico e integrato come quello proposto da Intesys permette di coniugare le esigenze di fruibilità, integrazione e qualità tecnica di un sito web con quelle di usabilità e di conversione. Scegliere di lavorare con noi significa affidarsi a un team con una comprovata esperienza, composto da professionisti che coniugano competenze complementari per realizzare – o migliorare – un sito web che non sia una vetrina, bensì uno strumento in grado di portare benefici concreti, come maggiore visibilità, contatti qualificati e nuove opportunità di vendita, allineato alle vere esigenze del business.