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La drammatica emergenza sanitaria che abbiamo vissuto e in parte stiamo ancora vivendo ha comportato lo sgretolamento di tante certezze, prassi e abitudini più o meno consolidate.
In ambito lavorativo, come nella vita privata, è emersa una maggiore consapevolezza del vero valore del digitale nel supportare i processi aziendali, come quello della firma digitale nella gestione dei contratti a distanza.

Costretti per lo più in casa durante la fase di lockdown, abbiamo scoperto e testato la vera modalità di collaborazione “smart”, scelta obbligatoria per sopravvivere in un contesto inedito e complesso, in cui la distanza fisica rimarrà una costante per tutto il 2020.
L’impossibilità d’incontrare partner, clienti e dipendenti ha rallentato numerosi processi, facendo emergere l’urgenza di dare uno slancio reale a idonei strumenti tra cui quelli per accertare la propria identità digitale e per la firma elettronica.

Ma come funziona il processo di autenticazione e di firma digitale?

Validità legale della firma elettronica

Le modalità di firma elettronica richiedono il rispetto di rigorosi standard tecnici. Per lo svolgimento di qualsivoglia transazione in un’ambiente full-digital è imprescindibile innanzitutto un’adeguata verifica dell’identità dell’utente che si appresti ad approvare e firmare un documento in formato elettronico.

La verifica dell’identità deve infatti essere effettuata con l’assunzione di una responsabilità in tal senso da parte dell’ente che propone la transazione (attraverso l’intermediazione di un operatore o altri possibili sistemi) o da un soggetto terzo abilitato, solitamente una Certification Authority o un Identity Provider, a cui è demandato l’onere del riconoscimento.

Solo allora vi può essere formalmente l’approvazione di un documento tramite firma elettronica con valore legale.

Scopri di più sul valore legale della Firma Elettronica:

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Ma quali sono allo stato attuale le modalità più immediate per farsi riconoscere?

Modalità di verifica dell’identità digitale

Partiamo col dire che i due strumenti più accreditati per l’accertata verifica di un’identità sono oggi principalmente due:

  • SPID (Sistema Pubblico d’Identità Digitale), che ha avuto un incremento considerevole proprio a causa della recente emergenza sanitaria e al notevole aumento dei servizi SPID resi disponibili dalle PA: nel solo mese di marzo 2020 è raddoppiato il tasso medio di crescita settimanale delle identità digitali erogate, che nel 2019 si attestava attorno alle 50.000, arrivando esattamente a 100.000 nuove unità alla settimana;
  • CIE (Carta d’Identità Elettronica), il cui numero si attesta oggi su circa 15 milioni di unità.

L’utilizzo di tali strumenti durante il processo di onboarding consente di risolvere le problematiche legate all’assunzione dell’adeguata verifica, che viene assolta in toto da una Certification Authority o da un Ente preposto abilitato. Ciò consente di concentrarsi sul proprio business e sulla transazione che si vuole formalizzare, senza l’assunzione di altre responsabilità di carattere legale e di difficile gestione per qualsiasi azienda privata, soprattutto in un contesto full-digital.

Si consideri poi l’immediatezza di un simile approccio: tutto si svolge semplicemente in un unico canale e viene risolto in pochi click.

Firma elettronica essenziale per il business in un contesto di distanza

Molte persone hanno probabilmente sperimentato l’utilizzo della firma elettronica in banca, comprando un’autovettura, accendendo un finanziamento per il credito al consumo e altro ancora, ma nella vita di tutti i giorni, fino a poco tempo fa, non veniva realmente percepita l’utilità della digitalizzazione del processo di firma.

Ai tempi di COVID-19 qualcosa è cambiato. Oggi più che mai, semplicità e immediatezza sono i fattori abilitanti e di successo di qualsiasi processo digitale.
Il riconoscimento dell’identità resta l’elemento critico per il successo dell’approccio digitale vs. la presenza fisica: se una firma elettronica avanzata potesse avere come base l’identità SPID o la Carta d’Identità Elettronica, l’utente avrebbe a disposizione un formidabile strumento per regolare qualsiasi transazione, senza l’obbligo di una tediosa e oggi “rischiosa” presenza fisica.

La diffusione delle modalità di lavoro da remoto sta portando la firma elettronica ad essere la nuova normalità nei processi aziendali, aiutando le aziende a rimanere produttive nonostante la distanza fisica.

Per mitigare l’impatto di COVID-19 sul business, abbiamo unito le forze con il nostro partner tecnologico Namirial per dare supporto alle aziende con un servizio gratuito di firma elettronica: eSignAnyWhere. Il servizio, offerto in una speciale versione preconfigurata con una serie di funzionalità standard, sarà gratuito per tutto il 2020. Un’occasione per rispondere alle sfide del mercato attuale e garantire la continuità dei processi aziendali e la loro sicurezza.

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Michelangelo Prisciandaro
Business Developer

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