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La rivoluzione digitale ha progressivamente trasformato il modo di lavorare in azienda, anche nel settore delle Risorse Umane. L’impatto dei cambiamenti sugli HR Manager può assumere svariate forme, come ad esempio:

  • la necessità di inserire nuove competenze per allineare il know-how aziendale ai trend di mercato, favorendo lo sviluppo e la diffusione della cultura digitale;
  • la spinta ad innovare e digitalizzare i processi e le procedure di lavoro all’interno dell’organizzazione aziendale;
  • il bisogno di adottare nuovi strumenti tecnologici a supporto dei processi di gestione delle risorse umane, per abilitare e allo stesso tempo gestire le nuove dinamiche.

Focalizziamoci sull’ultimo punto: affermare che l’innovazione passa per la tecnologia è quasi banale. Ma siamo sicuri di aver inquadrato bene la questione?
Si sente spesso parlare di smart working, lavoro in mobilità, social collaboration: è chiaro di cosa si tratta e di quali benefici possano apportare nella quotidianità lavorativa? Come dobbiamo inquadrare la diffusione della nuova figura professionale dell’HR Tech, specializzata nell’accompagnare le organizzazioni nel processo di digitalizzazione?

Le 5 sfide di un HR manager nell’era digitale

Per iniziare ad orientarci nella tematica, abbiamo individuato le cinque principali sfide che deve affrontare un HR Manager nell’era digitale: perché ogni novità porta con sé anche una serie di complessità, e ne trarrà vantaggio solo chi riuscirà a superarle.

Prima di vederle insieme, una precisazione: l’innovazione tecnologica di per sé non può portare trasformazione, se non avviene parallelamente un cambiamento a livello culturale nell’organizzazione aziendale. Ci riferiamo a mutamenti di tipo organizzativo, nella mentalità, nelle abitudini, nelle prassi, magari nelle responsabilità dei singoli.

Non va mai perso di vista il concetto che l’innovazione tecnologica non è il fine, ma un mezzo per raggiungere il vero scopo: cioè ottimizzare i processi aziendali e renderli più efficienti, efficaci, flessibili e integrati tra loro, per ottenere vantaggi importanti in termini di produttività del lavoro.

SFIDA N. 1
Rendere le modalità di lavoro sempre più smart, efficaci e produttive.
Migliorare la produttività dei propri dipendenti è uno degli obiettivi più sfidanti per un HR Manager. Si tratta però di un concetto molto generico, che può essere scomposto in micro-obiettivi su cui attivare progetti mirati: aumentare il coinvolgimento dei dipendenti e il loro sentirsi parte dell’organizzazione, facilitare la collaborazione all’interno dei team e tra team, agevolare le prassi della quotidianità lavorativa.

SFIDA N. 2
Offrire maggiore autonomia nella gestione del proprio lavoro
Rimuovere vincoli inutili, favorire la personalizzazione della giornata lavorativa, aumentare la flessibilità nei confronti dei collaboratori: sono i concetti alla base delle moderne soluzioni di smart working, lavoro da remoto e lavoro agile. I vantaggi per le organizzazioni? Maggiore produttività, miglioramento della continuità lavorativa e conseguente crescita del business. Secondo i dati del Politecnico di Milano, con soluzioni di questo tipo si può arrivare ad un incremento della produttività media del lavoratore del 15%.

SFIDA N. 3
Abilitare i dipendenti a lavorare in mobilità
Tecnicamente parliamo di Enterprise Mobility Management. Il fatto che i collaboratori utilizzino una pluralità di dispositivi di per sé è un bene per le organizzazioni, a patto però che riescano a gestirne l’uso e a massimizzare la produttività dei lavoratori. La sfida è adottare soluzioni che abilitino gli utenti a scegliere dove e quando lavorare, ottimizzando la continuità produttiva sia dentro che fuori dall’organizzazione e garantendo al contempo sicurezza e accessibilità dei dati.

SFIDA N. 4
Stimolare la collaborazione e le relazioni all’interno dell’organizzazione 
Agevolare il lavoro in team, stimolare la collaborazione, ottimizzare la comunicazione interna e la condivisione di informazioni e documenti tramite una intranet aziendale: facile a dirsi, molto meno a farsi. Non basta l’adozione di un nuovo software per ottenere questi obiettivi: ogni innovazione va studiata e costruita nei dettagli, perché rappresenti davvero una soluzione e non uno spostamento del problema.

SFIDA N.5
Garantire la sicurezza
Ok innovare e introdurre nuove tecnologie all’interno degli spazi di lavoro, ma questo non deve andare a discapito della sicurezza dei dati: gestire la digitalizzazione significa anche conoscerne i rischi e limitarli, adottando le necessarie contromisure.

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Alessandro Caso
Chief Digital Officer & Partner Intesys

Chief Digital Officer e Partner di Intesys, Alessandro unisce il mondo del business e dell'IT accompagnando le aziende in percorsi di trasformazione digitale.

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