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Nel grande calderone della trasformazione digitale, lUnified Communication (UC) è uno dei tanti capitoli che le aziende hanno dovuto affrontare all’interno di un percorso evolutivo complesso.

L’UC rappresenta un tool di strumenti software a disposizione dell’utente per le comunicazioni real-time e tradizionali.
La sua accezione moderna deriva dalla unificazione delle soluzioni di audio e videocomunicazione con i classici strumenti di collaborazione aziendale, come le email e la messaggistica istantanea, con l’obiettivo di fornire all’utente un’interfaccia semplificata a cui tutti questi servizi fanno riferimento.

La sua continua evoluzione consente alle aziende di:

  1. Ottimizzare i processi di comunicazione in un’ottica time saving
  2. Adattarsi alle mutevoli abitudini degli utenti nelle modalità di utilizzo di dispositivi e applicazioni
  3. Semplificare, lato IT, la gestione e il controllo degli strumenti a disposizione dei collaboratori aziendali

L’UC tiene in considerazione l’esperienza degli utenti – a cui offre una scelta sempre più ampia di opportunità e strumenti (messaggistica, telefono, chat, posta elettronica…) – ponendo l’accento sull’importanza della comunicazione real time, ambito nel quale la videoconferenza acquista notevole spazio grazie alla componente video.

In questo frangente abbiamo assistito alla rapida diffusione di  Skype for Business che, grazie all’integrazione in Cloud in Microsoft Office 365, ha contribuito a introdurre in modo rilevante la videocomunicazione all’interno delle realtà aziendali.

Mentre l’integrazione di Skype for Business in Microsoft Office risulta perfettamente naturale con gli altri strumenti del pacchetto, non si può dire lo stesso per gli altri software di comunicazione real time presenti sul mercato.

L’interoperabilità tra Skype for Business e i sistemi legacy

Se è vero infatti che, come soluzione desktop, Skype for Business non include sale riunioni, aule e telepresenza, è grazie all’interoperabilità che potrà integrare sistemi legacy professionali (ereditari), preservando gli investimenti fatti in precedenza e offrendo all’utente la possibilità di utilizzare un sistema completo, aperto e flessibile.

È proprio in virtù di nuove e potenziali integrazioni, che possiamo constatare come il fenomeno della UC sottolinei  l’importanza dell’interoperabilità, che si ottiene grazie a plug-in e connettori che, integrandosi con applicazioni di terze parti, consentono di includere tra loro tecnologie diverse per offrire agli utenti nuove opportunità di comunicazione e di esperienza d’uso.

Come integrare Skype for Business?

L’integrazione di Skype for Business con i sistemi legacy esistenti in azienda può avvenire in due differenti modalità:

  • Plug-in: un’integrazione lato client che consente una comunicazione nativa e sfrutta un software installato lato utente.
  • Gateway: un server in grado di tradurre due sistemi diversi per consentire una comunicazione trasparente lato utente. Una soluzione che richiede macchine potenti e performanti per le operazioni di transcoding.

Possiamo concludere dicendo che, tecnicamente, la Unified Communication pone al centro l’interoperabilità tra sistemi differenti che, attraverso plug-in e connettori, consentono di integrare tecnologie a supporto delle aziende.
In questo modo è possibile ottimizzare i processi di comunicazione interni ed esterni, scegliere gli strumenti di collaboration più adatti al contesto e, infine, semplificare lato IT, gestione e controllo degli strumenti a disposizione degli utenti in azienda.

Intesys Networking evolve la propria strategia in modo innovativo e dinamico, dando spazio a soluzioni avanzate di integrazione per soddisfare le esigenze di un numero sempre più ampio di utenti.
Per ulteriori informazioni consulta la pagina Videoconferenza e integrazioni con Skype for Business.

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