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Con l’arrivo imminente della PSD2, la corsa all’Open Banking ha subito una forte accelerazioneDa settembre 2019, la Direttiva Europea sui pagamenti digitali sarà infatti completamente operativa, ed è ormai cosa comune leggere riguardo le strategie che i big player stanno adottando per adeguarsi alla normativa.  

La PSD2 obbliga gli istituti di credito a condividere a terze parti le API di accesso ai dati bancari dei clienti, stimolando la competizione di tutto il settore. I protagonisti del fenomeno Open Banking, infatti, non sono solo le banche, ma l’intero ecosistema finanziario, al punto che la parola Banking rischia di limitarne la visione. Come è emerso a Money20/20, il più importante evento al mondo del FinTech tenutosi lo scorso giugno ad Amsterdam, si è parlato molto più di Open Finance, allargando lo scenario anche agli istituti assicurativi, startup, bigtech, utility, retailer, aziende tecnologiche, telco e possibili nuovi entranti. 

Si pensi, ad esempio, al programma Accelerate 2.0 di Mastercard con cui la società leader nell’emissione di carte di credito ha investito milioni di dollari per dare accesso a imprese e start-up FinTech alla grande mole di dati degli utenti, con l’obiettivo di favorire la diffusione di strumenti di pagamento smart e sostenere lo sviluppo delle aziende partner. 

Tralasciando i benefici che le imprese minori possono trarre da tali operazioni, come il già citato pool di possibili utenti e l’accesso a tecnologie stabili, cosa ne ricava un’azienda come Mastercard ad aprirsi così al mercato 

Creare prodotti e servizi innovativi per competere

Anche grazie a direttive come la PSD2, la trasformazione digitale è inevitabile. Le aziende che vogliono mantenersi competitive non possono sottovalutare il bisogno di una continua innovazione della propria strategia di business.  

  • Il 60% degli italiani utilizza app per mobile banking fornite dalle banche tradizionali e il 30% utilizza questi servizi attraverso banche solo digitali. 
  • Il 46% degli italiani è propenso a considerare il passaggio ad una banca online. 

Dai dati emersi dalla recente indagine di Mastercard sul Digital Banking in Italia, le abitudini di consumo stanno tutte convergendo verso il Digital, per cui è doveroso per chi vuole rimanere competitivo utilizzare sistemi smart e offrire servizi sempre più innovativi e sicuri. 

Per rispondere alla domanda iniziale, far districare agilmente gli utenti tra diversi applicativi consente alle aziende di offrire i servizi da loro richiesti, amplificando al massimo l’esperienza di consumo. E non dimentichiamoci del giro d’affari che ne potrebbe derivare… Per esempio, la mobile bank N26 è diventata uno dei maggiori casi di successo dell’imprenditoria digitale europea, raggiungendo una valutazione di mercato di 3,5 miliardi di euro. La start up tedesca è riuscita ad offrire il livello di servizio atteso dagli utenti adottando il paradigma dell’Open Banking. Collegandosi ai diversi fornitori di prodotti e servizi finanziari attraverso API, N26 ha potuto espandere la sua offerta digitale al passo con i tempi, mettendo il consumatore al centro e garantendo una user experience “best in class”. 

API Architecture per accelerare l’innovazione e supportare la Digital Transformation

Ma come ci si può avvicinare al paradigma “Open” e ottenere i benefici descrittiDa come si può evincere dai casi di successo descritti finora, apertura e integrazione sono i driver per innovare e rispondere alle mutevoli dinamiche del mercato con servizi a valore aggiunto. 

In un contesto competitivo rapido e veloce, un’Architettura IT agile diventa un elemento strategico imprescindibile per garantire flessibilità e capacità di adattamento dell’azienda al mercato

L’integrazione di dati e applicativi all’interno dell’organizzazione è funzionale a collegare l’ecosistema azienda verso l’esterno, tramite l’utilizzo di API.
Le API sono l’elemento tecnologico chiave nel processo d’integrazione di un’azienda: attivano nuove opportunità di collaborazione tra azienda, partner e clienti e sfruttano gli asset esistenti per creare nuovi servizi, rendendo i processi più efficienti. 

Rimanendo nel contesto finanziario, le API possono permettere per esempio a partner terzi di accedere velocemente ai dati di un cliente, nel caso in cui quest’ultimo abbia bisogno di un finanziamento, venendo a conoscenza di eventuale credit rating o storico di acquisti.  

Non solo banche, ma anche altre tipologie di aziende possono considerare le API come una vera opportunità di business. L’elemento comune tra tutti i settori è l’innovazione come comandamento supremo. Negli ultimi 20 anni si sono verificati cambiamenti radicali in qualsiasi settore, trasformando totalmente i modelli di business. Se il settore finanziario è rimasto alquanto protetto da una forte regolamentazione, oggi anche le banche devono far fronte ad un nuovo scenario competitivo che possono affrontare solo se si preparano strutturalmente al cambiamento.  

Scopri di più sulle API Architecture

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Michelangelo Prisciandaro
Business Developer

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