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Anche quest’anno, per il secondo anno consecutivo, come Intesys e Team Front End, abbiamo partecipato alla 3a edizione del Css Day, che si è svolto a Faenza il giorno 17 Marzo 2017.

Premessa

L’evento si vende come dedicato a sviluppatori e web designer, improntato a parlare di ciò che sta emergendo o si sta consolidando nel mondo frontend, soprattutto legato al tema Css. Tema che prende sempre più importanza perché deve accettare sfide portate dalle necessità di nuove interfacce, sempre più complesse, con user experience spinte dai framework javascript. Attraverso i vari talk abbiamo potuto constatare come scrivere codice Css con metodologie ben definite e strutturate possa portare dei vantaggi notevoli alla qualità di ciò che ci ritroviamo a sviluppare giorno per giorno, in termini di performance e manutenibilità, con un occhio sempre più fisso al mobile.

Talks

Vediamo brevemente, talk per talk, quali sono stati i temi trattati.

  • Griglie CSS – il futuro prossimo del layout
    Massimo Artizzu ci ha fornito una notevole carrellata di tecniche per le griglie Css. Partendo dalle storiche tabelle, passando dai colori dei float attraversando il sempre più utilizzato flexbox, arriva ad una visione futuristica dell’utilizzo delle griglie (progetto Microsoft, e subito abbandonato). Un’analisi interessante che ha dato pro e contro di ogni tecnica, tracciando un segno netto su cosa non è più utilizzabile (le tabelle), su cosa viene ormai accantonato (i float), e su cosa è utile puntare (flexbox e griglie). Un occhio va tenuto ovviamente sulla compatibilità, in cui purtroppo le griglie peccano.
  • CSS Scalabile: Sfide e ricompense di un percorso in salita
    Carla Soloperto ha fatto un confronto molto interessante tra lo sport che lei pratica, la
    scalata, e come costruire il Css in un progetto molto ambizioso. Spesso la sfida più
    grande è mantenere la flessibilità e scalabilità nel codice appoggiandosi a metodi
    consolidati come BEM, che ne permettono una lettura più efficace.
  • Refactoring CSS
    Mattia Tommasone, backender fino a qualche anno fa, ha sottolineato come di
    natura il Css non sia testabile, rispetto al linguaggio java da dove proveniva. Quello che ha potuto fare – e ci è riuscito alla grande – è definire una serie di regole che possono aiutare lo sviluppo giorno per giorno: se rispettate, possono aiutare molto per un ottimo risultato finale.
  • Le performance come esperienza religiosa
    Andrea De Carolis ha fatto un bellissimo ed ironico talk, dove ha sottolineato
    l’importanza di investire in performance, soprattutto in ambito frontend. L’utente medio, se il sito non risponde in tempi inferiori ai 2 secondi, tende ad abbandonare la pagina e non tornarci più: è quindi essenziale arrivare alla presentazione dei contenuti il prima possibile. Non investire in performance vuol dire dover rinunciare a volte anche a una fetta di nuove opportunità di business.
  • CSS, figli di un dio minore
    Davide Di Pumpo ha sottolineato come spesso chi scrive in codice Css viene visto
    come una persona di poco valore tecnologico. Non è così: chi si ritrova a scrivere
    fogli di stile spesso ha una responsabilità molto elevata, dovendo rendere al meglio una user experience sempre più essenziale nei prodotti.
  • The multicolumn challenge: ACCEPTED!
    Lorena Ramonda ha affrontato un tema molto importante, ovvero quella della
    realizzazione dello stesso layout con metodi differenti. Ha effettuato un’analisi molto razionale e specifica, realizzando un layout multicolonna tramite tre metodi basilari ed ha quantificato la qualità di ciascuno tramite statistiche sulle performance, potendo quindi confrontarli. Sembra che il vincitore sia sempre e solo flexbox. Questo ci rassicura, in quanto è la scelta che abbiamo fatto fin da subito anche qui in intesys!
  • Responsive Images, uno standard HTML 5.1
    Andrea Verlicchi ha affrontato un tema molto importante, quello delle immagini e del responsive. In un’era multi device, e quindi multi risoluzione, il tema delle immagini pesa a tutti gli effetti sui tempi di risposta e quindi sulle performance della pagina. Con html, il tag picture e gli attributi src sembra più facile trovare soluzioni. Da considerare come unica problematica il doversi appoggiare ad un servizio che possa realizzare in automatico le varie versioni delle immagini, ma ne esistono molti di fidati. Certo, si può fare tutto fatto in casa; ma è sconsigliabile per manutenzione e mole di lavoro.
  • Bootstrap 4 is coming!
    Carmine Alfano ha parlato di bootstrap 4 e di tutte le nuove funzionalità, partendo dalla griglia impostata su flexbox e analizzando i nuovi breakpoint per la versione small e large, con una piccola digressione sulla versione sass, che ne permette una notevole customizzazione. Sembra che il team Bootstrap abbia fatto davvero un ottimo lavoro, peccato che il progetto sia ancora in alpha, e a nostro avviso non vedrà la luce nemmeno a fine 2017. Attendiamo con ansia, in attesa di capire se possiamo contribuire in qualche maniera al progetto, grazie al fatto che viene rilasciato come open source.

Considerazioni personali

In tutta sincerità, inizialmente ho snobbato l’evento, perché lo ritenevo, a sentimento, di profilo medio basso per contenuti ed importanza tecnica. Fortunatamente mi sono ricreduto ed ho potuto constatare come il livello sia alto, e i temi molto attuali ed interessanti. Che dire, aspettiamo con ansia la prossima edizione, sempre sul pezzo e sempre motivati!

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