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A mano a mano che il mondo accelera verso un’economia digitale, aumenta anche la necessità per le organizzazioni di scalare e innovare rapidamente. In molti contesti di tipo enterprise è però frequente incontrare resistenze al cambiamento a causa di sistemi legacy ereditati dal passato, che faticano a rispondere alla dinamicità del mercato essendo costosi da aggiornare e difficili da far scalare.

Il valore dei sistemi legacy

Un sistema legacy è un sistema informatico, un’applicazione o un componente solitamente monolitico, con logica a silos verticale e in molti casi non attuale, che continua a essere usato perché un’organizzazione non intende o non può rimpiazzarlo.

Se da una parte rimane indispensabile preservare gli investimenti e il valore che ricoprono queste applicazioni, dall’altra è altrettanto importante poter favorire lo sviluppo efficiente del business.

Come afferma Stefan Van Der Zijden, VP Analyst di Gartner, “Per molte organizzazioni, i sistemi legacy sono visti come un freno alle iniziative e ai processi aziendali che si basano su di essi. Quando viene raggiunto un punto di non ritorno, i leader IT devono favorire la modernizzazione delle applicazioni per rimuovere gli ostacoli”.

Quando è il caso di agire?

Quando i sistemi legacy non soddisfano più i requisiti di agilità imposti dal business devono necessariamente essere adattati per continuare a fornire valore aziendale.

Da un punto di vista IT questo punto di rottura si raggiunge quando vengono compromesse le implicazioni in termini di:

  • costi;
  • complessità;
  • scalabilità;
  • rischi per la sicurezza.

Ma come possono le aziende adottare un approccio efficiente ed efficace per la modernizzazione dei propri applicativi legacy?

7 opzioni per la modernizzazione dei sistemi legacy

Modernizzare i sistemi legacy non è altro che il processo di estensione del valore degli applicativi core aziendali a servizio dei processi aziendali e degli obiettivi di business attraverso tecnologie e piattaforme a supporto.

Le tradizionali strategie d’integrazione one-to-one tra sistemi legacy e canali digitali di interazione con gli utenti non sono più percorribili e sostenibili dalle aziende che vogliono ottenere l’agilità necessaria per restare competitive sul mercato.

Gartner ha individuato 7 opzioni per la modernizzazione dei propri sistemi legacy, dalla più semplice alla più rischiosa in termini dell’impatto che può avere sui sistemi e i processi aziendali:

  1. Incapsulare. Sfrutta ed estendi il valore di un’applicazione incapsulando dati e funzioni e rendendoli disponibili come servizi tramite un’API.
  2. Rehost. Ridistribuisci il componente dell’applicazione su un’altra infrastruttura (fisica, virtuale o cloud) senza modificarne il codice, le caratteristiche o le funzioni.
  3. Replatform. Migra il componente dell’applicazione su una nuova piattaforma runtime, apportando modifiche minime al codice, ma non alla struttura del codice, alle caratteristiche o alle funzioni.
  4. Refactoring. Ristruttura e ottimizzare il codice esistente (non il suo comportamento esterno) per rimuovere il debito tecnico e migliorare le caratteristiche del componente.
  5. Rearchitect. Modifica sostanzialmente il codice dell’applicativo per spostarlo su una nuova architettura e sfruttare funzionalità nuove e migliori.
  6. Rebuild. Riprogetta o riscrivi da zero il componente dell’applicazione preservandone l’ambito e le specifiche.
  7. Replace. Elimina del tutto il precedente componente dell’applicazione e sostituiscilo, considerando allo stesso tempo nuovi requisiti e necessità.

La scelta tra una di queste 7 opzioni è il risultato di una valutazione rischi/costi/benefici: la sostituzione porta a risultati migliori ma con costi e rischi più elevati, mentre la ristrutturazione ha costi e rischi medi.

Sostituire con il nuovo, infatti, non è sempre possibile ma spesso non è nemmeno necessario: ottenere risultati ottimali mantenendo i tanto preziosi sistemi legacy esistenti è fattibile.

Capiamo come.

Migrare verso un’Architettura evolutiva

Un’Architettura evolutiva si basa su API e microservizi ed è in grado di evolvere nel tempo scalando in ragione del business, senza un aumento spropositato di costi e in modo sicuro.

L’adozione di questa tipologia di architettura (API Platform) favorisce la modernizzazione delle applicazioni grazie a:

  1. Il disaccoppiamento di dati e sistemi,
  2. La stratificazione delle complessità su diversi livelli.

In questo modo è possibile sostituire i legacy in modo graduale, senza che diventino un freno per il cambiamento a favore invece di un modello architetturale scalabile, flessibile e performante, in grado di sostenere la trasformazione digitale richiesta dal mercato.

Grazie alla partnership strategica instaurata con Mia-Platform, siamo in grado di innovare progressivamente gli scenari architetturali IT per accompagnare le aziende in reali progetti di trasformazione con una Piattaforma Digitale prestante e flessibile, costantemente arricchita e rinnovata di nuove funzionalità.

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Paolo Quaglia
API strategist e IT expert

Oltre 20 anni di esperienza in Intesys nell’IT, applicata ai servizi e alle architetture per le aziende, consentono a Paolo di accompagnare CIO e IT manager in complessi progetti di Digital Transformation.

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