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Componente essenziale delle attività di digital marketing, l’analisi dei dati consente di pianificare iniziative e campagne con maggior consapevolezza della propria presenza digitale.
Verificare se gli effetti delle iniziative introdotte sono in linea con le aspettative e con gli obiettivi di business è un passaggio chiave: consentirà di individuare ciò che funziona e ciò che, invece, non sta dando i risultati sperati e apportare eventuali modifiche per migliorare ulteriormente le prestazioni.

DIGITAL MARKETING 4 BUSINESS

Data analysis: obiettivi e KPI

Prima di avventurarsi nell’analisi dei dati, è importante identificare gli obiettivi di business che si vogliono raggiungere. In questo modo, è possibile concentrarsi sui KPI, i dati più rilevanti per comprendere la situazione, senza farsi disorientare dalle tante metriche a disposizione.

Spesso, fare data analysis richiede l’utilizzo di più strumenti, dagli insight dei social media al pannello di controllo del sistema di advertising o di invio newsletter, oltre ai tool di web analytics. Davanti a grafici, torte e tabelle, però, farsi le domande giuste è la chiave per interpretare i dati.

 

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Misurare la Lead generation

Quando l’obiettivo è la lead generation, possono essere utilizzati diversi canali, come il blog interno e campagne di advertising, social o DEM.
Per capire se stiamo andando nella giusta direzione, sicuramente il primo aspetto da analizzare sono le sorgenti di traffico in termini quantitativi, verificando sessioni e utenti.
Per comprendere davvero l’efficacia delle diverse attività, diventa fondamentale soffermarsi sull’analisi dei dati qualitativi, come il tasso di engagement, il  tempo di permanenza e il conversion rate.

Ma conversion rate in che senso? Sarà importante tenere in considerazione:

  • quanti utenti effettuano azioni importanti, le cosiddette hard conversion, come l’invio di un modulo di contatto o la registrazione ad un evento;
  • ma anche quanti fanno azioni più morbide, o soft conversion, come l’iscrizione alla newsletter, il download di file, la visita della pagina contatti, eventuali click verso gli account da seguire e le interazioni nei canali social.

Dedicare attenzione regolare all’analisi dei dati consente di verificare se le visite generate portano ad una conversione a distanza di giorni o settimane, a seconda del tipo di campagna e del canale utilizzato.

Analizzare il Lead nurturing

Quando l’obiettivo delle attività di digital marketing è, invece, il lead nurturing, i dati da analizzare si estendono ad altri aspetti che permettono di capire l’avanzamento degli utenti nel funnel di conversione. Ad esempio:

Quanti utenti leggono regolarmente la newsletter?

Quanti la utilizzano per accedere al sito e dopo quanto tempo completano un’azione di conversione?

Quali sono gli argomenti caldi che fanno tornare gli utenti sul sito?

Se offriamo un contenuto premium nella newsletter, notiamo un miglioramento delle prestazioni?

Anche il remarketing e i posizionamenti organici entrano nella rosa delle attività in questo ambito e analizzare il comportamento degli utenti di ritorno e le canalizzazioni multicanale consente di capire come interagiscono sui diversi canali.

Segmentare i dati

Analizzare il comportamento degli utenti è fondamentale per capire meglio se le campagne raggiungono le giuste personas e individuare quali contenuti e canali sono più utili a costruire ed alimentare la relazione con gli utenti.

La segmentazione è un passaggio chiave per comprendere meglio come migliorare le prestazioni del sito e della strategia di digital marketing: suddividere le visite in gruppi e confrontare il comportamento aiuta a raccogliere preziose informazioni e a individuare aspetti concreti su cui intervenire.

Applicare segmenti o filtri ai dati dà una chiave di lettura più chiara e talvolta anche inaspettata. I dati di traffico del sito web possono essere suddivisi in base a diversi criteri, ad esempio:

1

Sorgenti di traffico: gli utenti provenienti dai canali social come si comportano rispetto agli utenti organici?

2

Macrocategorie di servizi/prodotti: c’è una categoria su cui andrebbe migliorata la visibilità organica?

3

Tipo di dispositivo: il tasso di conversione o il tempo di permanenza sul sito come sono influenzati dal dispositivo?

4

Utenti che hanno visto una specifica pagina e utenti che non l’hanno vista: in che misura quella pagina contribuisce alla conversione?

Abbinare più dimensioni e metriche, usare filtri e segmentazione per entrare in profondità nei dati, cercando di cogliere le diverse sfaccettature, rende più facile capire dove investire tempo e risorse per migliorare la strategia di digital marketing.

HubSpot: la piattaforma che integra i tuoi dati

L’analisi dei dati è fondamentale non solo per comprendere l’andamento delle campagne di digital marketing, ma anche per quantificare il ritorno sull’investimento e fare un forecast sull’anno a venire.
Non sempre le aziende possono contare al loro interno su figure specialistiche che sappiano mettere in correlazione metriche di marketing e di vendita, investimenti in canali digitali e risultati ottenuti.
In questi casi, piattaforme di automation come HubSpot agevolano la lettura dei dati integrando le performance di diversi strumenti digitali (e non) all’interno di un’unica dashboard.

Il risultato?
Reportistiche complete, comprensibili, inclusive dell’intero ciclo di vita dell’utente e integrate con le funzioni aziendali messe in campo.

Innescare un moto di analisi circolare, in cui le strategie diventano davvero data-driven è la chiave per efficientare i processi e rimanere competitivi nel XXI secolo.

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Angela Previdi
Web Marketing Specialist

Web Marketing Specialist di Intesys dal 2007, Angela sviluppa progetti digitali con approccio inbound e particolare focalizzazione sugli ambiti SEO e Analytics.

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