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I software open source stanno guadagnando sempre più terreno nelle strutture informatiche delle aziende: è una scelta ad alto potenziale strategico, che — come approfondito in un articolo precedente — garantisce flessibilità, maggiore controllo del codice e più libertà da vendor e fornitori, sia nella versione OSS Enterprise Edition che OSS Community Edition. Ma l’open source è molto più di questo: è anche una strada verso modi più sostenibili di fare business e una distribuzione più equa dei vantaggi tecnologici, anche in realtà come i Paesi in via di sviluppo.

Business sostenibile: che cosa significa?

L’iniziativa Global Compact delle Nazioni Unite richiede alle imprese profit di tutto il mondo di ripensare il proprio business e i propri strumenti per raggiungerlo in modi sostenibili.

Ma cosa rende un modo di fare business sostenibile?

Business Sostenibile, per UN Global Compact, ma ormai anche nell’uso comune della letteratura sull’argomento, significa in estrema sintesi che:

“consente al mondo un futuro migliore nelle sue due connotazioni fondamentali: ambientale e sociale.”

Secondo le indicazioni del UN Global Compact e degli SDG (Sustainable Development Goals), l’Open Source Software è un perfetto esempio di business sostenibile: le implicazioni del suo utilizzo in alternativa a un “software tradizionale” sono infatti principalmente di carattere sociale.

Diffusione della tecnologia: i limiti del codice chiuso

In generale, i modelli di business informatico basati su proprietà intellettuale e codice chiuso, oltre a beneficiare spesso di finanziamenti pubblici per la ricerca, recuperano i costi di R&S e marketing attraverso alti prezzi di prodotti protetti e chiusi. Di conseguenza, raramente vengono sviluppati nuovi prodotti per ambiti di mercato che non possono fornire alti ritorni, spesso escludendo ampie fasce di popolazione bisognosa le cui istituzioni e il cui tessuto economico, semplicemente, non ha abbastanza denaro per pagare le licenze.

Uno degli ostacoli che di fatto si frappongono alla libera diffusione delle tecnologie e quindi alle conseguenti ampie e positive ricadute economiche e sociali è costituito dalle norme a protezione dei diritti di proprietà intellettuale (IPR), in particolare:

  • il copyright per quanto riguarda l’accesso alla conoscenza;
  • il brevetto per quanto riguarda l’uso di una tecnologia.

È ormai insostenibile l’attuale divario tra l’alto livello raggiunto dalle tecnologie informatiche e il fatto che gran parte di esse non sono accessibili alla maggioranza dell’umanità. L’esperienza del software open source ha dimostrato che l’innovazione e il trasferimento tecnologico si possono realizzare in assenza di IPR.

Cooperare grazie agli Open Source Software

Il principale aspetto di sostenibilità sociale di un progetto di Open Source Software (OSS) riguarda una più equa distribuzione della conoscenza tecnologica, in quanto:

  • tutti possono usarlo (è gratuito);
  • tutti possono studiare come funziona (è a codice aperto);
  • tutti possono redistribuirlo (è libero);
  • tutti possono modificarlo e distribuirlo modificato (è senza proprietà intellettuale).

È quindi evidente che le implicazioni sociali del software libero siano notevoli e positive, perché la condivisione aperta del sapere non permette a un gruppo ristretto di persone di sfruttarne la conoscenza per acquisire posizioni di potere e incentiva la nascita di nuove iniziative imprenditoriali più creative e più autonome.

Inoltre, il modello di sviluppo condiviso del codice promuove anche la cooperazione delle persone, che tendono naturalmente ad organizzarsi in comunità, spesso senza fini di lucro.

Supportare i Paesi in via di sviluppo

Il modello OSS è in particolare un modello di sviluppo tecnologico particolarmente interessante anche per i Paesi in via di sviluppo (PVS), dove spesso le condizioni economiche e sociali rendono l’accesso ai benefici tecnologici particolarmente difficoltoso.

  1. Possiamo indentificare quattro vantaggi fondamentali:
  2. Non pone vincoli di proprietà intellettuale, aumentando l’accesso da parte di tutti a conoscenze e tecnologie;
  3. Garantisce TCO (Total Cost of Ownership) molto più bassi e quindi è più inclusivo;
  4. Aumenta in modo drastico la possibilità di apprendimento e acquisizione di nuove tecnologie e competenze tecnico-informatiche da parte freelance o piccole aziende, mitigando tematiche di digital divide tra paesi con diversi livelli di sviluppo tecnologico;
  5. È finalizzato by design al trasferimento di conoscenze attraverso il codice aperto, la community degli sviluppatori e l’abolizione di qualsiasi proprietà intellettuale.

L’adozione da parte di un’azienda di OSS può unire elementi di maggiore efficacia a elementi di sostegno verso un approccio tecnologico socialmente sostenibile, in grado di promuovere uno sviluppo economico e sociale più equilibrato e più inclusivo. Un esempio concreto è il progetto Open Hospital di Informatici Senza Frontiere, al quale Intesys partecipa da sei anni: un software gestionale open source pensato per le aziende ospedaliere dei Paesi in via di sviluppo.

Sostieni anche tu il progetto Open Hospital

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Ilario Gavioli
IT expert e General Manager Intesys

Dal 1995, Ilario predispone la strategia e identifica le tecnologie su cui focalizzare le attività in funzione dei piani di business delle aziende.

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